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S.O.S Cistite

Aggiornamento: 25 gen


La cistite è un'infiammazione delle pareti della vescica, talvolta associata ad infezione batterica e colpisce sia i bambini che gli adulti e le donne in misura maggiore.

I sintomi e le cause possono essere diverse da persona a persona, ma uno degli esami consigliati ad ogni episodio è l'urinocultura, che evidenzia la possibile presenza di microbi ad alta concentrazione e, in associazione, si può effettuare ad un antibiogramma, il quale permetterà di scegliere la terapia più idonea.

Nel caso in cui si abbiamo recidive è importante svolgere un ecografia per escludere malformazioni al rene e/o all'uretere.


Sintomi

I sintomi più comuni sono:

  • aumento della frequenza delle minzioni

  • dolore

  • brucione, specialmente al termine della minzione

  • sensazione di svuotamento incompleto della vescica

  • gonfiore

A volte l'infiammazione è associata anche a febbre con brividi, presenza di sangue nelle urine e odore sgradevole, segno di un'infezione batterica.

Alcuni sintomi possono sovrapporsi ad altre patologie, che spesso rendono difficile diagnosticare la cistite; un esempio è Il colon irritabile, che viene facilmente e frequentemente confuso con la cistite perché oltre ai dolori addominali vicino alla vescica, si accompagna anche a minzioni frequenti.


Cause e cura

Le cause della cistite sono molto varie e le donne sono più soggette a causa delle conformazione anatomica, in cui l'uretra è più breve e gli orifizi dell'ano e dell'uretra sono più vicini tra loro. Di conseguenza, gli agenti infettivi possono risalire con più facilità lungo fino alla vescica. Nell'uomo si tratta per lo più di un'infiammazione a carico della prostata o dell'uretra.

Nella maggior parte dei casi, la cistite avviene da parte della comune flora intestinale, quali Escherichia coli ed Enterococchi.

Esistono, però, anche forme di cistite non associate ad un'infezione, ma caratterizzate da un'infiammazione cronica della vescica, probabilmente di origine multifattoriale.

Inoltre, non dobbiamo dimenticare tra i fattori primari i rapporti sessuali frequenti e non protetti, che permettono il contagio grazie al passaggio dei batteri dal canale vaginale alla vescica.

Altri fattori possono essere la debilitazione del sistema immunitario in seguito a terapia antibiotica, alimentazione irregolare o stress eccessivo, la scarsa igiene intima, le alterazioni della flora vaginale, la stitichezza e la sensibilità verso alcune sostanze presenti nei detergenti intimi.

Per quanto riguarda la scelta della terapia più idonea, si fa riferimento al risultato delle analisi dell'urinocultura. Se i risultati degli esami danno un valore maggiore o uguale 100.000 UFC/ml, si può parlare di infezione. Solitamente si prescrivono antibiotici a largo spettro, ma se la cistite non guarisce, a quel punto, si ricorre all’antibiogramma (ABG); in questo caso si confrontano i batteri con i vari antibiotici. Il batterio può essere infatti resistente o sensibile a quel tipo di antibiotico, e così si può scegliere il farmaco più indicato.


I nostri consigli

Ecco una lista di semplici consigli per evitare o limitare la cistite:

  • bere almeno 1.5-2 litri di liquidi al giorno (acqua, tisane, camomilla). Se si beve tanto, le urine diventeranno di colore molto chiaro, quasi trasparente

  • mangiare tanta frutta e verdura perché aumentano la produzione di urine

  • osservare un’igiene corretta che eviti detergenti intimi troppo aggressivi che possano alterare le difese naturali. Meglio utilizzare il sapone neutro, come quello utilizzato per i bambini, sciacquando con tanta acqua

  • utilizzare indumenti intimi realizzati con tessuti naturali (es. cotone), evitando materiali sintetici che potrebbero creare irritazione

  • utili anche integratori alimentari, come quelli al mirtillo e mannosio, veri e propri antinfiammatori naturali, che possono aiutare a tenere pulite le vie urinarie

  • mantenere una sana e sicura attività sessuale

N.B. per svolgere nel modo corretto la raccolta delle urine, ricordati di lavare bene le mani e poi l'area genitale, evita di toccare l'interno o i bordi del contenitore, infine raccogli il getto intermedio delle urine, tralasciando il primo e l'ultimo getto.


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