top of page

Come difendersi dall'inquinamento ambientale



Con il termine di inquinamento ambientale non facciamo riferimento solo alla smog, ma dobbiamo includere anche l'inquinamento dell'acqua, del suolo, l'inquinamento acustico e luminoso nelle grandi città.

Il più delle volte questo aspetto non viene considerato, ma lo studio Global Burden of Disease (Gbd) ha stimato che nel 2019 fossero direttamente riconducibili all'inquinamento nel mondo 7 milioni di decessi (4,1 da inquinamento ambientale e 2,3 da inquinamento domestico). Questi decessi sono legati ad eventi cardiovascolari: arresto cardiaco, scompenso, aritmie, ictus ischemico e soprattutto infarti.


Metalli pesanti, polveri sottili, pesticidi, stress cronico dovuto ad inquinamento acustico e luminoso portano ad esaurimento delle nostre difense antiossidanti e causano un aumento dello stress ossidativo e della risposta infiammatoria. A questo, aggiungiamo anche il fatto che molti soggetti assumono diversi farmaci per il trattamento di patologie (come ipertensione, diabete, colesterolo), quindi il nostro organismo, ed in particolar modo il fegato, è impegnato a detossificare il corpo da tossine e radicali liberi prodotti da quest'ultimi.

Lo stress si associa spesso ad alterate abitudini di vita come una dieta poco sana, sedentarietà, fumo, che potenziano i fattori di rischio cardio-vascolari tradizionali.

Ultimo, ma non meno importante è la salute mentale, legata a doppio filo a quella del cuore. Stress cronico, depressione, isolamento sociale e solitudine possono dare un importante contributo alle malattie cardiovascolari, come abbiamo già visto nel nostro articolo "Invecchiare bene dopo i 50 anni: mini guida".


L'esposizione all'aria inquinata ad esempio 'ossida' il colesterolo cattivo (Ldl), rendendolo più pericoloso, e altera la funzionalità del colesterolo 'buono' (Hdl), rendendo così meno efficaci anche le statine, i farmaci utilizzati per il trattamento dell'ipercolesterolemia; questo comporta un'ulteriore deplezione del Coenzima Q10, uno dei maggiori antiossidanti del nostro organismo. L'esposizione acuta a Pm2.5 può determinare un rialzo improvviso della pressione. Gli inquinanti atmosferici inoltre possono alterare la sensibilità all'insulina e promuovere la comparsa di diabete. Stress sociale e alterazioni dei ritmi circadiani possono alterare la ritmicità di alcuni ormoni e quindi peggiorare lo stress ossidativo e la risposta infiammatoria, portando a disfunzione endoteliale, ad una maggior aggregabilità delle piastrine e promuovendo così la comparsa di cardiopatia ischemica.


Come possiamo difenderci? Dieta sana, attività fisica regolare, evitare fumo e alcol, seguire un ritmo sonno-veglia più regolare possibile sono consigli utili per affrontare il forte stress ossidativo causato dall'inquinamento e validi anche in caso di diverse patologie.

Tuttavia, anche gli integratori alimentari sono un valido aiuto per affrontare questo nemico comune e sostenere il nostro corpo, quando l'alimentazione potrebbe non essere sufficiente. Tra gli antiossidanti indichiamo il Coenzima Q10, il Glutatione (meglio se assunto in forma orosolubile), il resveratrolo, l'acido alfa-lipoico, i minerali come Zinco, Magnesio, Selenio, Rame e Manganese e le vitamine A, E, C, il gruppo B e la vitamina D.

Per un uso corretto degli integratori chiedere sempre consiglio al proprio medico o al proprio farmacista. Evitate sempre il fai da te!




Post recenti

Mostra tutti

S.O.S Cistite

bottom of page