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Tiroide e le sue alterazioni


La tiroide è una ghiandola unica e mediana, situata in posizione centrale e anteriore del collo, davanti alla trachea. Ha una forma simile a quella di una farfalla o di uno scudo, infatti il suo nome deriva dal greco tireos che significa "scuso" ed eidos che significa "simile a".

La tiroide produce sotto il controllo dell'ipofisi (che produce TSH) due ormoni fondamentali per il nostro organismo: la Triiodotironina T3 e la tiroxina T4, insieme controllano le attività metaboliche, il corretto funzionamento di gran parte delle cellule dell'organismo, regolano lo sviluppo neuropsichico, l'accrescimento corporeo, il metabolismo, la funzione cardiovascolare, la formazione e la crescita delle ossa. Inoltre, influenzano il tono dell'umore, la forza muscolare, la fertilità e altro ancora.

In linea generale possiamo parlare di ipotiroidismo quando la nostra ghiandola funziona poco e di ipertiroidismo quando funziona tanto.


Ipotiroidismo

Questa situazione patologica è caratterizzata da un rallentamento di tutti i processi metabolici del nostro organismo. Di conseguenza i possibili sintomi sono:

  • stanchezza

  • depressione

  • incremento di peso tra i 2 e 5 Kg

  • secchezza della pelle e dei capelli

  • stitichezza

  • irregolarità mestruali per la donna

Il rallentamento del battito cardiaco e la riduzione della contrazione del cuore sono legati al senso di stanchezza e ad una diminuita tolleranza allo sforzo. Anche i livelli di colesterolo sono leggermente aumentati.

La terapia è di tipo sostitutivo, ovvero si basa sulla somministrazione di levotiroxina, un composto ormonale stabile ed efficace. Le compresse devono essere assunte a digiuno (almeno 30 minuti prima del cibo), in quanto l'assorbimento è massimo a stomaco vuoto ed è quindi fondamentale anche l'acidità gastrica; in particolare caffè, fibre e soia possono interferire con l'assorbimento della levotiroxina. In commercio ci sono anche altre formulazioni liquidi o in softgel che il medico può scegliere per personalizzare al meglio il dosaggio e potrà proporre supplementi di iodio o di selenio.

La tiroidite di Hashimoto è una forma di ipotiroidismo, caratterizzata da un'infiammazione della ghiandola causata dalla presenza di anticorpi diretti contro il tessuto tiroideo. Questa patologia colpisce soprattutto le donne con un rapporto di 8:1 rispetto agli uomini. L'incidenza è maggiore tra i 40-45 anni ed i 60-65 anni ed aumenta con l'avanzare dell'età.


Ipertiroidismo

Al contrario dell'ipotiroidismo, l'ipertiroidismo è caratterizzato da un aumento dei processi metabolici del nostro organismo. Di conseguenza i sintomi sono:

  • perdita di peso

  • tachicardia

  • nervosismo

  • tremori

  • insonnia

  • aumento della sudorazione

  • intolleranza al caldo

Talvolta i pazienti possono presentare segni particolari, come ingrossamento della ghiandola "gozzo" e sporgenza dei bulbi oculari.

La terapia dell'ipertiroidismo è strettamente legata alla sua causa d'origine. Può essere necessario l'intervento chirurgico di asportazione parziale o totale del corpo ghiandolare (tiroidectomia). Il trattamento farmacologico si basa sull'utilizzo di medicinali tireostatici, in grado di bloccare la sintesi ormonale o bloccare la conversione periferica di T4 (forma inattiva) in T3 (forma attiva).


Curiosità

Abbiamo già visto come l'acidità gastrica e alcuni alimenti possono influenzare l'assorbimento della levotiroxina, usata nel trattamento dell'ipotiroidismo.

Tuttavia il tema della nutrizione è molto più ampio, basta sapere che una corretta alimentazione migliora la qualità della vita per questi pazienti.

Le calorie giornaliere devono essere assunte seguendo il concetto della "piramide rovesciata": colazione da re, pranzo da principe e cena da povero.

NON si salta la colazione e si devono scegliere proteine ad alto valore biologico evitando cibi spazzatura e tutti quegli alimenti definiti gozzigeni, perchè sequestrano lo iodio fondamentale per la produzione degli ormoni tiroidei. Attenzione quindi ai cibi come soia, miglio, ravanelli, arachidi, pinoli, rape; mentre, è utile aggiungere alla dieta alimenti ricchi di vitamine A, E, B e minerali quali Zinco e Selenio.



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